martedì 5 febbraio 2013

Tibetologo critica Human Rights Watch



Tibetologo critica Human Rights Watch
 
Lu Hui

PECHINO, 4 FEBBRAIO 2013 (Xinhua) --- Un tibetologo ha destituito le affermazioni di un rapporto di Human Rights Watch come "indiscreto" e "distorto", dicendo che la regione è stata testimone di un grande sviluppo nei recenti decenni.

La sezione di New York di Human Rights Watch ha rilasciato il "Rapporto mondiale 2013" giovedì, accusando il Governo centrale cinese di aver imposto uno stretto controllo sulla Regione Autonoma del Tibet, minando la qualità della vita dei tibetani.

Zhang Yun, un ricercatore del Centro di ricerca sulla tibetologia, ha risposto in un articolo firmato pubblicato domenica sulla Xinhua che il governo cinese non ha risparmiato gli sforzi per promuovere il progresso socio-economico del Tibet, migliorando la sua ecocompatibilità, proteggendo la sua cultura etnica, e migliorando la qualità della vità delle persone.

"I responsabili cinesi nel rapporto chiudono un occhio sui fatti, fanno commenti indiscreti sulla situazione in Tibet, parlando di alti crimini nelle aree tibetane e fomentano la discordia tra il governo centrale e il popolo tibetano", dice l'articolo.

Il rapporto di Human Rights Watch mette in evidenza che il governo guida alla costruzione di "Una nuova campagna socialista" sull'altopiano tibetano, dicendo che prevede "grandi piani di sviluppo con l'ordine di rialloggiare o rilocare più dell'80% della popolazione rurale... senza possibilità di scelta e senza la genuina consultazione di quelli che sono riguardati da questa misura, mentre i meccanismi di compensazione sono opachi e inadeguati".
 
E aggiunge che:"I pastori sono privati della dei loro tradizionali mezzi di sussistenza e devono affrontare il declino della loro qualità della vita, incrementando la loro dipendenza dai sussidi governativi".

Nel suo articolo, "Il Tibet è sul binario veloce della Civilizzazione", Zhang definisce queste affermazioni come "distorte" citando le storie di tre mandriani tibetani che, durante i progetti abitativi, "si sono trasferiti da piccoli e angusti rifugi a spaziosi e illuminati palazzi moderni".

"Il popolo tibetano valuta le politiche del governo con i suoi criteri" ha detto Zhang nell'articolo.

Il progetto abitativo portato avanti dal governo centrale e dalle amministrazioni locali, ha integrato i sussidi statali, le immissioni del governo locale, i soldi che gli stessi tibetani hanno raccolto, così come gli aiuti e le donazioni fuori dal Tibet.
 
Le famiglie di pastori che si sono trasferite sono state dotate di recinti per il bestiame, depositi per l'erba e pannelli solari che hanno contribuito a migliorare la qualità ecologica della prateria, diminuire la mortalità del bestiame e innalzare il tasso di sopravvivenza dei neonati animali, ha spiegato Zhang.

Queste famiglie hanno accesso a un migliori servizi sanitari e i loro bambini hanno migliori opportunità educative.

"Il governo dello stato ha dato, da anni, molta importanza a sviluppare le regioni occidentali usando le risorse comuni per sostenere il Tibet" ha detto Zhang.

L'istruzione obbligatoria è stata estesa fino all'età di 15 anni per coprire i figli le famiglie dei pastori e dei contadini della regione, e li esenta dalle spese sull'apprendimento, sul vitto e sull'alloggio.

Per ridurre il gap digitale tra il Tibet e il resto del paese, il governo ha anche lanciato progetti per estendere ai villaggi, servizi radio e televisivi, come anche l'accesso a internet.

"Sempre più contadini, pastori, monaci e suore condividono i frutti della moderna civilizzazione", ha proseguito Zhang.

Ha anche sostenuto che i progetti governativi hanno "effettivamente frenato il degrado delle praterie e l'avanzare della desertificazione".

Il Tibet ha 47 riserve naturali ai livelli statali e di regione autonoma, che coprono 423,700 kilometri quadrati, il 34,47% della sua superfice lorda, "una proporzione incomparabile con il resto della nazione".

Zhang ha anche sottolineato gli sforzi di lungo termine del governo di preservare trasmettere la cultura etnica tradizionale in Tibet.

Il palazzo di Potala, il giardino di Norbulingka e il monastero Sakya, tre delle più importanti relique culturali del Tibet, sono stati ristrutturati negli ultimi sette anni, costando al governo 380 milioni di yuan (circa 61.03 milioni di dollari americani).
Il Tibet vanta oggi più di 800 voci di patrimonio culturale a tutti i livelli; con 76 elementi come la medicina tibetana, la carta tibetana e Thangka. 53 persone sono statte nominate responsabili a livello statale per gli elementi del patrimonio culturale.

"Ci sono grandi prospettive per lo sviluppo della tradizione culturale etnica", ha detto Zhang.

E' ovvio a tutti che il Tibet ha ottenuti risultati importanti nel campo economico, sociale e nel progresso culturale nonostante i sabotaggi delle forze anticinesi occidentali e delle forze separatiste l'estero.

Human Rights Watch sta guardando la Cina con lenti colorate, ha concluso Zhang.
 
Traduzione dall'inglese a cura di Andrea Parti

Nessun commento: